Trapizzino
La rivoluzione nel pane parte 1: il trapizzino

Il trapizzino

Pane, companatico e innovazione: due sfide gustose e vicine nel segno della bontà.

Gentili inguaribili viaggiatori
mi sono accorto che da un po’ non scrivo un articolo esclusivamente gastronomico e con queste righe spero di farmi perdonare, parlandovi di due “spuntini” assolutamente unici e da provare.

Iniziamo dal trapizzino, specialità per il momento tipicamente romana (uno dei posti dove poterla gustare è il Mercato Centrale alla Stazione Termini). Il duo nome aiuta molto a capire di cosa stiamo parlando: è un tramezzino fatto di triangoli di pizza al forno farciti.

Immaginate un calzone al forno, tagliatelo a metà, apritelo come se fosse una sacca e riempitelo di ingredienti succulenti. Avrete il vostro trapizzino. Come potete vedere dalla foto a destra, non è solo un cibo, ma rapidamente è diventato un marchio che ha già diverse filiali a Roma e non solo.

I suoi segreti? Questi:

1 – LA PIZZA
La pizza bianca è la base di Trapizzino, l’unico elemento che rimane costante al variare dei gusti e che, con la sua consistenza caratteristica e la sua forma triangolare, costituisce l’immagine tipica del Trapizzino e lo rende unico. La consistenza è perfetta: morbida dentro, croccante fuori.

Trapizzino

2 – IL LIEVITO MADRE
Il gusto e la digeribilità del la pizza di Trapizzino sono garantiti dal lievito madre, un ingrediente segreto custodito gelosamente e mantenuto vivo grazie ad una cura quotidiana e a una tradizione secolare. Il lievito madre utilizzato per Trapizzino, infatti, risale alla tradizione panificatoria del sud Italia e viene tramandato di generazione in generazione da oltre cento anni.

3 – LE RICETTE
Le ricette che compongono i ripieni di Trapizzino sono probabilmente il vero segreto di questa pietanza, creando uno splendido connubio con il pane. L’intenzione di proporre la migliore cucina romana ha portato a un’approfondita indagine sul territorio e tra le migliori ricette del mondo. Non mancano gusti delicati e speziati, ben raccolti dalla morbida pasta di pizza del Trapizzino

4 – IL TEMPO
Basta pensare al fatto che per fare dieci trapizzini ci vogliono due giorni; così è facile capire perché per Trapizzino il tempo è un ingrediente.
Non a caso, si dice che il panettiere debba essere un tipo calmo.
Del resto, la cucina tradizionale ha tempi lunghi: l’attesa dell’impasto, le fasi di lievitazione, la cottura delle carni in umido, solo per fare qualche esempio.

5 – LA PASSIONE E LA CURA
Stefano Callegari e Paul Pansera, gli ideatori e commercializzatori del trapizzino, vivono la cucina e i suoi profumi fin da piccoli e hanno una gran voglia di trasmettere la loro passione a tutti quelli che vogliono gustare il Trapizzino.

L’inguaribile viaggiatore Modestino Picariello
inguaribile.viaggiatore(at)yahoo.it

 

 

Questo articolo contiene link di affiliazione. Tutto ciò non comporta alcun costo aggiuntivo per te, mentre per noi significa ricevere una piccola commissione su qualsiasi tuo acquisto fatto attraverso i nostri link. È un modo per supportare le nostre attività.
Grazie per sostenerci.