Carissimi inguaribili viaggiatori
provo sempre un particolare piacere quando, oltre ai semplici viaggi, posso parlarvi di cibo, e di creazioni che mescolano il tipico all’innovativo. È successo col Caciobab e il Trapizzino, ma ancor più sorprendente è stato il mio incontro con Il Funghetto, che ho assaggiato per la prima volta nella versione dolce e salata nel punto pilota franchising del Funghetto Store, in via Kerbaker n.96 a Napoli. Ma andiamo con ordine.
Come coniugare l’eccellenza della tradizione con il costante bisogno di novità voluto dal pubblico moderno? Con un’idea semplice e allo stesso tempo rivoluzionaria: lasciare inalterato il contenuto ma cambiare, completamente, la forma del contenitore. Il Funghetto lo potete ammirare in foto, nella sua versione salata: la rivisitazione di un piatto della tradizione, in una brocca, creata apposta per il Funghetto, che permetta di gustare insieme pane e pasta. Il pane, (l’iconico “cappello” del funghetto) fa da tappo termico, mantenendo la giusta temperatura della pasta che potrà essere gustata alternando quindi le sensazioni. Il Funghetto Salato mescola insieme la croccantezza del pane, la zupposità della scarpetta e la cottura perfetta della pasta condita solo con ingredienti di qualità, in un’esperienza unica e innovativa.
Funziona, poco da dire: ma ancora più affascinante e golosa è la storia della sua creazione e difesa. Ce la racconta l’ideatore, l’imprenditore Mariano Improta, alias, ormai per tutti, Mr. Funghetto.
“Il funghetto è nato dolce, quei classici casi in cui fai di necessità virtù. Avevo una grande giacenza di cioccolato caldo e, per venderlo, ho pensato di metterlo in una brocca e coprirlo con un muffin a fare da tappo. Ha funzionato e, nella comunicazione, sono stato in grado di giocare sui vari significati che il nome potesse assumere. Dopo due anni ho deciso di ampliare l’offerta, completando il concept originario, e di preparare il Funghetto, dolce e salato, alla conquista del mondo”.
L’idea, nelle sue tante versioni, ha funzionato talmente bene che sono state innumerevoli le copie; così, per difendersi dai suoi avversari, Mariano, Mr. Funghetto, ha deciso di puntare moltissimo sull’immagine e sulla comunicazione. Ha scelto il “migliore sulla piazza”, ovvero Davide Pierno, giovanissimo ma già esperto Direttore Creativo dell'agenzia Alkemya Communication, affidandogli tutta la comunicazione del brand, dal visual ai social. Davide ha anche ripensato e creato nuovamente il logo del Funghetto Store, stilizzandolo e preparando l’ingresso alla versione salata.
La campagna è stata intensa e aggressiva al punto giusto, puntando sui sosia di personaggi famosi (dal Grande Chef Napoletano, interpretato da Antonio Gallo, al sosia di Edoardo Bennato), col claim “di originale c’è solo il funghetto”
La versione salata del Funghetto mantiene inalterato il concept ma estende l’idea a copertura di ogni possibile pasto. Al momento il Funghetto Salato prevede solo due versioni: il Normì (ovvero la pasta alla Norma) e il Purpè, la rivisitazione della pasta con le polpette al sugo, ma altre sono in fase di sviluppo, come la Genovè, che si lega indissolubilmente alla pasta alla genovese tipica di Napoli.
Vuoi scoprire i 3 punti che diffenziano il Funghetto? Allora leggi l'articolo www.inguaribileviaggiatore.it/funghetto-store.
L’inguaribile viaggiatore Modestino Picariello
inguaribile.viaggiatore(at)yahoo.it
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