Baci di Dama

Baci di dama

Enogastronomia delle Langhe e Roero: i baci di dama

Salve inguaribili viaggiatori,
Nel nostro viaggio nelle Langhe e Roero, un capitolo a parte meritano i dolci del territorio, ingrediente principe è la nocciola tonda e gentile delle Langhe (IGP) che viene declinata in varie forme.

Si possono assaporare dei meravigliosi biscotti che possono essere piatti o tondi come i famosi baci di dama fatti con farina di nocciole e naturalmente cioccolato, non dimentichiamo che Alba è la città natale della Ferrero.
Oltre che per i classici baci di dama, deliziosi pasticcini, si può usare la farina di nocciole per fare una fragrante torta "tonda gentile" delle Langhe chiamata baci di dama.

Ingredienti dei baci di dama:

  • 200 g di nocciole varietà Tonda Gentile delle Langhe,
  • 200 g di amaretti grandi,
  • 100 g di farina di grano 00,
  • 100 g di fecola di patate,
  • un cucchiaio di cacao amaro in polvere,
  • un bicchierino di Marsala secco,
  • 3 uova,
  • 200 g di burro,
  • 200 g di zucchero.

Preparazione dei baci di dama:

Innanzitutto fate tostare nel forno le nocciole sgusciate. Pestatele nel mortaio in modo uniforme (se usate il mixer azionatelo ad impulsi brevi per non ridurle in una polvere grassa che difficilmente si stempera nel composto della torta).

Fate ammorbidire su fiamma debolissima due etti di burro con due etti di zucchero; poi aggiungete tre tuorli d’uovo, uno alla volta, continuando sempre a rimestare; dopodiché versatevi le nocciole pestate e gli amaretti sbriciolati, mescolate bene; poi è la volta della farina e della fecola di patate, infine del cacao amaro e per ultimo del bicchierino di Marsala secco.

Adesso, al composto ben lavorato aggiungete tre albumi montati a neve facendoli accuratamente incorporare.
Versate il composto in una teglia in modo che non superi i due centimetri di altezza. Mettete nel forno già preriscaldato a 180 gradi e fate cuocere: dopo 20-25 minuti controllate la cottura con uno stecchino.

Servite i baci di dama freddi.

Nelle fredde giornate di inverno può essere accompagnata da zabaione caldo al moscato d'Asti.

Il racconto del mio viaggio enogastronomico nelle Langhe e Roero grazie ad Italydifferent continua su:Enogastronomia delle Langhe e Roero: Bonet mentre se vi siete persi la prima parte dell'articolo vi suggerisco di andare a leggere: Enogastronomia delle Langhe e Roero: (prima parte) ma se siete degli inguaribili viaggiatori più interessati alle Langhe e Roero sotto l’aspetto storico, artistico e culturale l'articolo che fa per voi è: Cosa vedere nelle Langhe e Roero.

Alla prossima meta
inguaribile.viaggiatore(at)yahoo.it

 

 

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