Scoprire la Tuscia (Museo Archeologico nazionale di Tarquinia)
Salve inguaribili viaggiatori,
continuo oggi a raccontarvi del blog tour #scoprirelatuscia che si è svolto dal 24 al 26 maggio.
Dopo la visita alla necropoli di Tarquinia, siamo andati al Museo Archeologico Tarquinia, che è considerato uno tra i più importanti d’Italia per la varietà e la ricchezza dei reperti esposti.
In una sala del Museo Archeologico Tarquinia, sono stati raccolti gli ex voto, ovvero dei doni offerti alla divinità etrusche per ottenere una grazia o per grazia ricevuta, la maggior parte di essi, sono stati ritrovati durante gli scavi archeologici effettuati nell’area dell’ “Ara della Regina”.
Al secondo piano del Museo Archeologico Tarquinia ci sono i reperti che provengono dagli scavi della Civita e la famosa scultura dei cavalli alati ritrovati presso l’Ara della Regina, di che cui vi avevo parlato all’inizio del racconto di questo blogtour. (se volete rileggere l’articolo, dovete cliccare su: Riscoprire la Tuscia (tempio dell’ara Regina)
Sempre all’interno del Museo sono stati ricostruiti gli ambienti di quattro tombe della Necropoli di Monterozzi (delle Olimpiadi, della Nave, del Triclinio, delle Bighe) con le relative pitture, che sono state staccate per motivi di conservazione.
Tutto il museo è interessante, ma mi ha colpito particolarmente la parte dedicata alla collezione di reperti del periodo villanoviano (secc. IX - VIII a.C.).
Il museo Archeologico Tarquinia è ospitato nel Palazzo rinascimentale del Vitelleschi, risalente al sec. XV secolo e si trova in Piazza Cavour 1.
Per maggiori informazioni sugli orari di visita e/o i costi del biglietto, potete telefonare al 0766-85.60.36
Finita la visita al Museo Archeologico Tarquinia siamo andati a pranzo e dopo una veloce visita al Parco Naturalistico Archeologico di Vulci per fotografare il Ponte dell’Abbadia.
Lungo la strada di ritorno per Viterbo, ci siamo fermati a Tuscania per visitare la Basilica di Santa Maria Maggiore che sarebbe stata costruita fra la fine dell'XI e il principio del XII secolo.
Negli stipiti della facciata della Basilica di Santa Maria Maggiore sono scolpite le figure degli apostoli Pietro e Paolo, mentre nella lunetta sono poste le figure della Madonna con Bambino Benedicente
Nella navata destra è collocato un fonte battesimale ad immersione di forma ottagonale risalente al XIII secolo.
Della Basilica di Santa Maria Maggiore mi sono piaciuti molto i colori dei suoi affreschi, che trasmettono al visitatore un senso di serenità e pace.
Finita la visita alla Basilica di Santa Maria Maggiore, siamo andati a visitare la Chiesa di San Pietro, che sorge sull’omonimo colle già sede di una acropoli etrusca.
L’epoca di costruzione non è ben definita, ma forte è l’impronta romanica data da un rosone cosmatesco, formato da tre cerchi concentrici; con agli angoli quattro sculture che richiamano gli Evangelisti (Aquila, Angelo, Leone e Vitello) ed è circondato da una moltitudine di elementi decorativi.
Da segnalare la cripta, a nove navate, impreziosita da una selva di ventotto colonne, l’una diversa dall’altra e quasi tutte di reimpiego provenendo da edifici romani o altomedieavali, databile al XII secolo.
Al termine della visita alla Chiesa di San Pietro siamo tornati in albergo a Viterbo per riposarci un po’ in vista della serata in compagnia dell’attore Antonello Ricci, se volete leggere il resoconto di questa parte del blogtour, non vi resta che cliccare sopra: Scoprire la Tuscia (Serata con Antonello Ricci)
Alla prossima meta
inguaribile.viaggiatore(at)yahoo.it
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Ho messo insieme piccolo elenco di cose che vi consiglio di non dimenticare di mettere in valigia, quando farete questo viaggio: