Madonna di Tindari tra sacro e profano
Salve inguaribili viaggiatori,
la meta che volevo oggi segnalarvi è il santuario della Madonna di Tindari, nella nota località turistica di Tindari sulla costa tirrenica della Sicilia, in provincia di Messina.
Tindari è situata su un alto promontorio roccioso, domina tutto il golfo di Patti con una vista quasi a 360° sul mar Tirreno fino alle isole Eolie.
Le origini di Tindari risalgono ai primi insediamenti greci nell'isola intorno al 396 a.C. La leggenda vuole che sia stato Dioniso di Siracusa a fondare la città di Tyndaris, intitolandola a Tindaro, re di Sparta e sposo di Leda, padre putativo dei Dioscuri Castore e Polluce, figli di Zeus.
A testimonianza di quel periodo rimangono ancora dei resti della grande muraglia in blocchi di pietra squadrati lungo il perimetro che un tempo delimitava i confini dell’antica città di Tindari. E’ possibile ammirarli già salendo su per la collina percorrendo la ripida salita che porta in cima.
Dell’antica Tindari (Tyndaris) oggi rimane un’area archeologica di notevole interesse sia storico che culturale, risalente al periodo ellenistico-romano della città.
Distrutta più volte dai terremoti e dalle incursioni arabe, di Tyndaris rimangono i resti dell’imponente Basilica, centro nevralgico dell’amministrazione cittadina e dell’agorà, con le sue poderose arcate a botte, e alcuni quartieri residenziali, dette Insulae, divise perpendicolarmente dai Decumani (viali) in cui erano concentrate le ville dei patrizi (di cui restano dei preziosi pavimenti in mosaico), le terme e alcuni colonnati.
A dominare la scena è il grande Teatro Greco, di cui però resta ben poco. Di costruzione greca, fu poi trasformato in arena per gladiatori sotto il dominio romano sfruttando la conformazione naturale della collinetta e il panorama sul golfo che offre una vista mozzafiato su un mare di un blu intensissimo. In estate è meta di concerti ed eventi teatrali di grande interesse.
All'ingresso dell’area archeologica di Tindari è stato edificato un Antiquarium in cui sono raccolti una parte dei reperti trovati durante gli scavi. Solo quattro sale ma ricche di piccole e grandi testimonianze del passato di Tyndaris: statue e busti in marmo dell’imperatore Augusto, fregi, capitelli ma anche suppellettili e utensili di uso comune di oltre 2000 anni fa.
Ma Tindari non è solo un sito archeologico: a un centinaio di metri di distanza ospita uno dei santuari mariani più visitati in Italia, il Santuario della Madonna Nera.
Meta di pellegrinaggio grazie ai numerosi miracoli attribuiti alla Madonnina di Tindari, nel santuario è esposta la statua di una Madonnina nera con bambino, scolpita in legno di cedro, dalle probabili origini orientali.
La leggenda racconta di una nave che, arenatasi dopo una tempesta proprio nella spiaggia sabbiosa al di sotto del promontorio, non poté riprendere il largo finché non lasciò la statua sulla riva vicino a Tindari. La statua fu portata in cima alla collina in una piccola chiesetta e da allora divenne oggetto di venerazione da parte dei fedeli e dispensatrice di miracoli.
Dove sorgeva la chiesetta oggi sorge il moderno santuario dedicato alla madonna di Tindari, costruito in origine nel 1500 ma ristrutturato completamente nel 1979.
Poderoso nelle sue tre navate e il lungo colonnato in marmo policromo, ricco di mosaici moderni e vetrate multicolori, ospita al centro dell’altare maggiore il ricco baldacchino, sorretto da due angeli d’oro, della Madonna Nera.
Il 7 e l'8 settembre di ogni anno, si festeggia la Madonnina nera di Tindari
Secondo la credenza popolare, la Madonna Nera ha un potere miracoloso che protegge i siciliani da molti pericoli tra cui temporali, terremoti, pestilenze e attacchi di nemici, eserciti.
Oggi, la Madonna Nera sta dietro l'altare con l'iscrizione "Nigra sum sed formosa" (sono nera ma bella) La suddetta iscrizione è scritta alla base della sacra scultura.
All'esterno del santuario della Madonnina di Tindari, sacro e profano si incontrano e si fondono in un miscuglio di fede e materialismo, alimentato dai tanti venditori di souvenir e dai bar/ristoranti concentrati nei pochi metri quadri della zona intorno al santuario e del piccolo borgo adiacente.
Dalla grande terrazza dinanzi al santuario della madonna di Tindari si gode una vista particolare sulla cittadina siciliana, sulle isole Eolie e sui laghetti della laguna sottostante di Marinello, la spiaggia di sabbia finissima che cambia aspetto ad ogni marea.
Alla prossima meta.
inguaribile.viaggiatore(at)yahoo.it
Per ulteriori informazioni:
Associazione Culturale Tindari
via Sgrilla n.5
98060 TINDARI (MS)
Email: [email protected]
Siti web:
Associazione Culturale Tindari: www.tindari.org che contiene informazioni utili anche per sul Santuario della Madonna di Tindari.
Come si raggiunge il santuario della Madonna di Tindari;
In aereo:
L’aeroporto più vicino a Tindari è quello di Catania che è collegato con il resto d'Italia e d'Europa da diverse compagnie aeree.
Se avete deciso di raggiungere Tindari in aereo, dovete atterrare all’aeroporto di Catania.
In auto:
Uscita FALCONE dell'autostrada A20 se si proviene da Messina
Uscita PATTI se si proviene da Palermo
Poi proseguire per Tindari lungo la Strada Statale n° 113
In treno:
Le Ferrovie dello Stato offrono una serie di collegamenti diretti per la Sicilia, con la possibilità di trasportare l'auto se partite dal Centro-Nord.
Vi consiglio di viaggiare in treno e di visitare Tindari approfittando di qualche last minute per soggiornare.
Tutti i treni a lunga percorrenza si fermano alla stazione di PATTI poi per raggiungere Tindari bisogna prendere i pullman di linea.
In traghetto:
Ci sono due modalità per raggiungere la Sicilia in traghetto:
- con quelli che partono ogni giorno da Villa S. Giovanni/Reggio Calabria o Salerno e che arrivano a Messina
- con traghetti che partono ogni giorno da Genova, Livorno, Civitavecchia, Napoli e Salerno e che arrivano a Palermo
In ogni caso, sia da Messina che da Palermo si può raggiungere Tindari in auto o in pullman di linea.
Distanze: Roma 756 Km, Milano 1304 Km, Venezia 1262 Km (fonte Google Maps)
Periodo consigliato: Tutto l’anno.
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Ho messo insieme piccolo elenco di cose che vi consiglio di non dimenticare di mettere in valigia, quando farete questo viaggio: