Salve Inguaribili Viaggiatori,
continuo a raccontarvi del nostro meraviglioso week end ospiti del camping Marina di Venezia a Cavallino Treporti, dopo la giornata dedicata all'escursione in motoscafo nelle isole veneziane, siamo andati ad esplorare l’entroterra della penisola facendo un bel giro in bicicletta. Era la prima volta che portavamo nostro figlio in bici e devo dire che si è divertito moltissimo, complice il percorso tra le valli da pesca lagunari.
Non siamo partiti direttamente dal Marina di Venezia, perché prima ci siamo goduti una breve traversata con una barca elettrica in laguna e solo scesi abbiamo inforcato le nostre bici con direzione Lio Piccolo.
Lio Piccolo è un insieme di isolotti intervallati da stretti canali, raggiungibile da Treporti grazie ad una strada molto panoramica, circondata da paludi. Si pedala sugli argini circondati dai lunghi canali lagunari, le valli da pesca e le barene. Guardandosi intorno è possibile ammirare la caratteristica flora e la variegata fauna tra cui, a seconda della stagione, aironi, cormorani, cavalieri d’Italia, pettegole, fraticelli, sterne, germani reali e garzette. Se siete molto fortunati è possibile vedere i fenicotteri rosa che negli ultimi anni stanno popolando quest’area della laguna.
La principale vocazione degli abitanti di questa piccola frazione è l’attività ortofrutticola, assolutamente da assaggiare le “castraure” dei carciofi dall'intenso color viola e di piccole dimensioni, conosciuti anche come carciofi di Sant'Erasmo, da gustarsi fritti o anche ideali per una fresca insalatina, ma soprattutto le giuggiole, piccolo frutto da cui si ricava un liquore molto molto dolce, il famoso “brodo di giuggiole”.
Lungo la nostra pedalata tra valli e barene abbiamo incontrato una vera chicca del territorio, ovvero la piazzetta del Borgo in cui spiccano la chiesetta dedicata a Santa Maria della Neve con il relativo campanile, di recente ristrutturati. Sicuramente merita fare i numerosi scalini che portano in cima alla torre campanaria per poter ammirare il paesaggio sottostante, una alternanza di verde e blu.
Da segnalare anche palazzo Boldù, edificio risalente alla fine del XVII secolo, divenuto poi proprietà della nobile famiglia veneziana dei Boldù che rimisero mano alla costruzione per darle le sembianze attuali, questa famiglia disegnò anche l’aspetto attuale del borgo e la sua vocazione agricola.
Recentemente sono, inoltre, state scoperte delle pavimentazioni a mosaico riconducibili ad un insediamento di epoca romana, periodo in cui la laguna aveva sembianze diverse da quelle che oggi conosciamo.
Lasciamo Lio Piccolo per tornare verso il camping Marina di Venezia, sempre immersi nel silenzio della laguna, interrotto solo dal vento e dalle melodie delle diverse specie ornitologiche che la popolano; tale è la tranquillità che questi luoghi emanano che il nostro piccolo uomo si è appisolato comodamente adagiato nel seggiolino posteriore della bici del papà!
Questo bellissimo tour in bicicletta lo abbiamo percorso durante la giornata, ma ci riserviamo di tornarci al tramonto per godere dei colori fiammeggianti del sole che si immerge in laguna, deve essere una vera poesia.
Quindi a chi volesse ripercorrere queste strade, non mi resta che dire ...buoni km!
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Ho messo insieme piccolo elenco di cose che vi consiglio di non dimenticare di mettere in valigia, quando farete questo viaggio: