Salve Inguaribili Viaggiatori,
quest’anno per il ponte dell’Immacolata abbiamo deciso di scegliere una meta alternativa ai classici mercatini o la prima sciata di stagione in montagna.
Non avevamo voglia di rimanere imbrigliati dal traffico, ma al contempo ci stuzzicava l’idea di qualche giorno fuori casa e quindi ci siamo diretti verso il Piemonte, nel distretto del Novese, a Gavi.
Di questo paese in provincia di Alessandria si ha traccia fin dai tempi dei romani, infatti si pensa che il nome gli sia stato attribuito in seguito all'occupazione dei goti dopo la caduta dell’impero romano.
Gavi, grazie alla peculiare posizione nell'entroterra ligure e al fatto di essere la naturale via di collegamento con la pianura padana, fu luogo strategico per la Repubblica di Genova e al contempo palcoscenico di numerose battaglie tra la Repubblica e il Ducato dei Savoia.
La traccia di queste dispute rimangono oggi nel Portino, costruito con la pietra arenaria locale, unica porta superstite della cinta muraria che circondava la cittadina fino al XVI secolo e soprattutto nel Forte di Gavi, pregevole esempio di architettura militare, edificato dai genovesi tra il 1540 e il 1673 sui resti di un castello preesistente.
Questa fortezza è il più rilevante distaccamento difensivo medioevale di tutto il Basso Piemonte.
I riflettori su questa cittadina si spengono dopo il trattato di Vienna con la cessione dei territori della Repubblica di Genova al Regno d’Italia, ma vi assicuro che è ancora un grande piacere passeggiare per le strade di Gavi e ammirarne la chiesa di San Giacomo maggiore, in stile romanico, o il Palazzo municipale in cui è possibile vedere lo stemma della città, o ancora gli oratori dei SS Giacomo e Filippo, di Nostra Signora dell’Assunta e della SS Trinità, che sono il segno della forte presenza delle confraternite religiose.
Per noi la conoscenza del territorio passa anche attraverso le specialità gastronomiche che si possono trovare nelle botteghe artigiane, come i Canestrelli, le ciambelline friabili, gli Amaretti, a base di mandorle dolci, zucchero e miele (prodotti fin dal 1780).
Una ghiottoneria da non perdere sono i Ravioli, nati nel XII secolo, e fatti con ripieno a base di carne e borragine, serviti tradizionalmente in quattro modi: in brodo, "al tocco" (ovvero con sugo di carne), in scodella al vino e "a culo nudo" (cioè asciutti col solo formaggio), naturalmente innaffiati da un buon bicchiere di Cortese di Gavi.
Dopo questa intensa giornata ci aspetta un meritato riposo all’Hotel Al Castello (www.hotelalcastello.net), piccola ed accogliente struttura nel cuore del borgo di Gavi.
Il giorno dopo siamo andati a Novi Ligure, a vedere il museo dei campionissimi, di cui vi ho parlato nell'articolo: Il Museo dei Campionissimi e la mostra “Bike Passion" ed è stata l'occasione anche per visitare Novi Ligure.
Per ulteriori informazioni:
Pro Loco Città di Gavi Via Garibaldi n. 19 15066 Gavi (AL)
Email [email protected]
Distretto del Novese
Email [email protected]
Siti Web:
Distretto del Novese = www.distrettonovese.it
Come si raggiunge:
In aereo:
L’aeroporto più vicino è l’aeroporto di Genova che dista circa 42 Km, oppure gli aeroporti di Milano o Torino che distano circa 120 km.
In auto:
Autostrada A7 – uscita serravalle scrivia, poi prendere la ex strada statale n. 35, e la strada provinciale 161
In treno:
A Gavi non è presente la stazione ferroviaria, quella più vicina si trova ad Arquata Scrivia (circa 8 km) poi bisogna prendere il bus .
Distanze Roma 553 Km, Milano 104 Km, Venezia 358 Km (fonte google maps)
Periodo consigliato: Tutto l’anno.
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Ho messo insieme piccolo elenco di cose che vi consiglio di non dimenticare di mettere in valigia, quando farete questo viaggio: