Yala Park
Continua oggi il racconto della nostra lettrice Barbara Mattiuzzo. Se vi siete persi l'inizio della sua avventura in Sri Lanka, la potete leggere al seguente link: www.inguaribileviaggiatore.it/colombo-sri-lanka.
L’ultima parte del mio viaggio la trascorro allo Yala Park, 1300 km quadrati, l’area protetta più grande del paese.
Lo Sri Lanka vanta altri parchi ma è solo nell’Yala Park che con un po’ di fortuna potrete incontrare il leopardo.
Si entra nell'Yala Park al sorgere del sole e qui già si capisce la prima nota dolente nell’organizzazione: tante auto, spesso con solo una o due persone a bordo, una fila interminabile che poi si snoderà per le piste e si ritroverà assembrata attorno agli animali a volte in modo troppo aggressivo e ravvicinato.
Dopo le 11 del mattino, la situazione traffico migliora notevolmente. Il grosso dei turisti se ne va timoroso per il caldo e il sole e per chi come noi decide di rimanere l’atmosfera cambia notevolmente.
Certo non mi trovo nella sconfinata savana africana e i Big Five qui non ci sono, ma la natura cingalese sa offrire molte sorprese.
Gli elefanti innanzitutto che sono di notevoli dimensioni e senza zanne e si muovono a gruppi tra arbusti e grandi alberi e spesso, passando dalla spiaggia, sconfinano nei giardini dei resort.
Ci sono anche molti piccoli alcuni ancora lattanti con il corpo ricoperto da leggera peluria.
Sono veramente tanti ma del resto siamo in un paese in cui è più facile che vi attraversi la strada un pachiderma che un cane!
Senza dubbio il re incontrastato di queste terre è il leopardo e ne sono stati censiti una quarantina di esemplari e riuscire a vederlo di giorno non è facilissimo.
Come tutti i felini preferisce la sera per la caccia e nelle ore più calde del giorno si rifugia sugli alberi o al fresco sotto le rocce.
E’ come un miraggio che mi appare sdraiato sulla cima di una montagna: sta dormendo ed è abbastanza lontano da non essere disturbato dall’assembramento di auto che si è formato sotto di lui.
Più tranquillo il secondo avvistamento ed anche questo leopardo sta su un masso all’ombra, in posizione elevata. Si guarda attorno con l’indifferenza di chi è consapevole della propria forza e direi della propria bellezza.
Con il teleobbiettivo vedo bene il manto maculato e distinguo una ferita sopra una zampa anteriore, segno di una battaglia chissà se vinta o persa.
Trascorriamo quasi 12 ore all'interno del Yala Park facendo una pausa pranzo davanti al mare. Di fronte a me il monumento in ricordo delle vittime dello Tsunami che colpì questa zona nel 2004.
Quello spaventoso giorno di dicembre gli animali avvertirono l’arrivo dell’onda gigantesca e si rifugiarono all’interno e sulle montagne riuscendo a mettersi in salvo e differenza di centinaia di turisti e ospiti degli hotel.
La costa da Yale a Galle, risalendo quasi a Colombo, fu distrutta dalle tre ondate che a 800 km all’ora si abbatterono su tutto portando morte e distruzione.
Nelle parole di Jud sento ancora l’angoscia di chi si trovò di fronte ad un’Apocalissi e cui sembrava non ci fosse rimedio e invece il paese si è risollevato, con forza e tenacia, contando più sulle proprie risorse che sugli aiuti internazionali.
Testimonianza di quella tragedia resta nelle foto appese sulle pareti nel mio hotel di Yala ma attorno la voglia di farcela ha avuto la meglio.
Passando dalla costa fino a Galle non c’è più traccia di quella devastazione. Le spiagge sono tornate regno dei surfisti e dei pescatori sulle canne.
Le palme svettano nel cielo azzurro e il mare è blu come uno zaffiro.
Lo Sri Lanka è tornato ad essere un piccolo paradiso, un intreccio di etnie, di religioni, di culture, di palazzi e strade senza nome, di monaci e santoni, di umanità accogliente e serena.
E’ un delirio di sapori e colori, un fazzoletto di terra pieno di vibrazioni ed energie che non puoi non percepire e da cui è bello lasciarsi trasportare.
L'inguaribile viaggiatrice Barbara Mattiuzzo
inguaribile.viaggiatore(at)yahoo.it
Con oggi termina il racconto del viaggio della nostra affezionata lettrice che ringraziamo per il prezioso contributo.
Se anche te vuoi condividere la tua esperienza di viaggio in qualche parte d'Italia o del mondo, non ti resta che contattarci!!!
Siti Web:
Sito ufficiale del turismo in Sri Lanka: www.srilanka.travel
Come si raggiunge:
In aereo:
L’aeroporto internazionale di Colombo Bandaranayake si trova a circa 40 minuti in taxi o pullman dal centro della città.
L’indirizzo esatto è: Bandaranayake Airport
Katunayake,
SRI LANKA
Tel. +94 (0)112252861
Una volta arrivati dall’Italia all’aeroporto di Bandaranayake, vi suggerisco di non accettare passaggi da persone non autorizzate, ma di recarvi presso lo sportello dei taxi ufficiali che si trova usciti dall’aeroporto a sinistra, il quale vi chiamerà il taxi e vi rilascerà una ricevuta con l’importo esatto da pagare.
Ambasciata: Ambasciata d`Italia in Sri Lanka ed Isole Maldive
55, Jawatta Road - Colombo (Sri Lanka)
Tel.: (0094) 11 258.83.88 / Fax: (0094) 11 259.63.44
Email: [email protected]
Web: www.ambcolombo.esteri.it
Documenti: Per i cittadini italiani serve il passaporto con una validità` residua di almeno sei mesi.
Fuso orario: +4h.30 rispetto all'Italia; +3h.30 quando in Italia è in vigore l'ora legale.
Voltaggio energia elettrica: Corrente elettrica a 220 volt con spine di tipo inglese, per cui è necessario munirsi di un adattatore.
Valuta: L’unità monetaria è la Rupia dello Sri Lanka (LKR)
1 Euro = 162,64 LKR - 1 LKR = 0,01 Euro
Vaccinazioni obbligatorie: Nessuna, anche se prima di partire è meglio consultare il sito: www.viaggiaresicuri.it/sri_lanka
Periodo consigliato: Tutto l’anno, tenendo presente che la stagione monsonica delle piogge va da novembre ad aprile nelle regioni nord-orientali.e da maggio a settembre in quelle sud-occidentali.
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