L'aereo della Qatar Air atterra nel cuore della notte. Il buio del deserto è interrotto da un gruppetto di luci che mi indicano la città di Shiraz. Da qui inizia il mio viaggio in Iran, un paese di cui poco si sa e in modo piuttosto confuso, che guardiamo attraverso lo specchio deformante di opinioni altrui e che ci dà una visione in cui è vero tutto e il contrario di tutto.
Per togliere questo velo di pregiudizi e contraddizioni non mi resta che indossare il foulard sui capelli e scendere la scaletta, un paese tutto da scoprire mi sta aspettando.
Le pratiche in aeroporto si rivelano più veloci di quanto pensassi: presento il pre-visto ricevuto già in Italia insieme all'assicurazione sanitaria in lingua inglese e l'impiegato mi indica lo sportello dove pagare i 75 euro del visto. Nessun timbro sul passaporto ma una semplice firma sul pre visto. Una breve coda al controllo passaporti, ritiro il bagaglio e mi preparo ad incontrare Roshanak che sarà la mia guida nei prossimi giorni.
Alla luce del mattino Shiraz, la città degli artisti, della poesia e delle rose, antica capitale e culla della cultura persiana, si rivela in tutta la sua bellezza a cominciare dalla Moschea Nasir ol Molk.
E' più conosciuta come Moschea delle rose per la particolare decorazione delle mattonelle che formano tralci di rose intrecciata ad iris in una perfetta fusione di gialli, rosa e azzurri.
La sua sala della preghiera, il Shabestan, è tra i luoghi più fotografati della città per i giochi di luci che il sole crea filtrando tra le vetrate colorate.
Il Narenjestan è il primo dei tanti giardini che visiterò durante questo viaggio in Iran in quanto la tradizione di quello è conosciuto come giardino persiano qui è portato al massimo splendore.
Il concetto su cui si basa è la riproduzione dell'Eden e quindi fiori, alberi e giochi d'acqua per creare un luogo che inviti alla meditazione e infonda pace e serenità all'animo.
L'ingresso spoglio e le alte mura nascondono un vero paradiso. Al centro una lunga vasca di acqua fresca taglia in due una magnifica fioritura di viole, rose e gerbere.
Il profumo intenso si diffonde lungo tutto il sentiero che percorriamo all'ombra di alberi d'arancia (da qui il nome Narenjestan) che cominciano a fiorire contribuendo anche loro a rendere l'aria inebriante.
Sul lato opposto all'ingresso, si staglia la casa della famiglia ricco Ali Khan Qavam, costruita verso la fine dell'800 e che si mostra in tutto la sua raffinatezza.
a facciata, coperta da mosaici colorati, è movimentata da un patio sorretto da colonne in legno. Il soffitto e le pareti interne sono un tripudio di specchi e specchietti.
La luce viene riflessa ovunque creando un gioco di arcobaleni davvero bello. Anche le sale interne sono decorate da specchi e affreschi, come tutte le case tradizionali che vedrò in Iran.
Molte di queste antiche abitazioni sono diventate boutique hotel o ristoranti dove gustare la buonissima cucina persiana.
A proposito di cucina Roshanak ci propone una pausa per gustare il faludeh, un dessert tipico di Shiraz. Ha vederlo sembrano degli spaghettini bianchi, perché fatti con sciroppo di zucchero e acqua di rose. Viene servito come accompagnamento del gelato mentre a Yazd lo si mangia in grandi tazze con acqua di rose.
Con il faludeh spesso viene servita anche una bevanda con semi di basilico il cui aspetto è forse un po' inquietante ma il sapore fresco e agrumato è piacevole dopo il dolce intenso del faludeh.
Shiraz è stata capitale della Persia dalla metà alla fine del 700 e le tracce dei sovrani che si sono susseguiti sono ben visibili. Uno dei più attivi fu sicuramente Karim Khan fondatore della dinastia Zand, passato alla storia come Vakil il "Reggente”.
La sua residenza era nella Cittadella, le cui mura massicce e gli altissimi torrioni mi ricordano i nostri castelli medievali. Karim fece costruire anche un bazar, un hamman pubblico e una moschea. Quest'ultima copre una superficie di oltre 8.000 metri quadrati e il soffitto del Shabestan, è retto da 48 colonne che salgono a spirale verso i capitelli decorati con foglie.
Il Bazar è il luogo dove comprare spezie, frutta secca, prodotti tessili e di artigianato. Mentre fate shopping alzate lo sguardo per ammirare le volte decorate e ben conservate.
A pochi passi dal cuore del commercio Karim Khan fece costruire un hamman per la gente della sua città che qui veniva a rilassarsi ma anche a intrattenere relazioni di lavoro e personali.
Chiudiamo la nostra giornata visitando i mausolei dei due grandi poeti per cui Shiraz è famosa Hafez, e Saadi.
Sono luoghi molto frequentati dai locali e non è insolito vedere qualcuno che libro alla mano declama le poesie che parlano di amore, belle donne e vino oppure che aprono a caso le pagine e leggono le prime righe usando così le composizioni poetiche come un oracolo.
Nei lussureggianti giardini la gente si siede a chiacchierare, a leggere, le coppie si scattano foto romantiche tra i fiori. Le prime ombre della sera rendono tutto molto più ammaliante.
Il racconto del mio viaggio in Iran continua nell'articolo: Persepoli
L'inguaribile viaggiatrice Barbara Mattiuzzo
inguaribile.viaggiatore(at)yahoo.it
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Per ulteriori informazioni:
Ambasciata della repubblica islamica dell’Iran di Roma (Embassy of the Islamic Republic of Iran)
Telefono 0686328493
Via Nomentana 361
00162 Roma
Email [email protected]
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Azadi Avenue Roudaki Street Corner Hadj Building (first floor) Teheran
Tel. 0098-21-66432098
Siti Web:
Iran Touring and Tourism Organisation (ITTO) = www.itto.org (in lingua inglese)
Come si raggiunge:
In aereo
Diverse compagnie aeree collegano l’Italia con gli aeroporti di Teheran, Abadan, Mashhad,
In treno
Raggiungere l’Iran in treno è più semplice di quello che si pensi, anche se molto più costoso dell’aereo.
Infatti basta prendere l'Orient Express che collega Venezia con Istanbul dove potete prendere il Trans-Asia Express per arrivare direttamente a Teheran.
Ambasciata:
Ambasciata d'Italia a Teheran
68/79 Ave. Neuphle le Château - P.O. BOX 11365-7863
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Web: www.ambteheran.esteri.it
Documenti: Per i cittadini italiani serve il passaporto con validità residua di almeno 6 mesi al momento dell'ingresso in Iran. Ricordo che per le viaggiatrici di sesso femminile vige l'obbligo di coprire il capo.
Fuso orario: +2h30m rispetto l'Italia +1 ora e 30 minuti quando in Italia vige l'ora legale.
Voltaggio energia elettrica: Corrente elettrica a 230 volts frequenza 50 Hz. Le prese sono uguali a quelle italiane in quasi tutti gli alberghi.
Valuta: La valuta nazionale è il Riyal iraniano (IRR) - 1 IRR = 0,000021 euro – 1 Euro = 47.184,3891 IRR
ATTENZIONE = NON sono accettate nei pagamenti le carte di credito/debito
Vaccinazioni obbligatorie: vaccinazione contro la febbre gialla è obbligatorio per i viaggiatori provenienti dai Paesi a rischio di trasmissione della malattia.
Periodo consigliato: Tutto l'anno.
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Ho messo insieme piccolo elenco di cose che vi consiglio di non dimenticare di mettere in valigia, quando farete questo viaggio: