Dopo l’incredibile giornata al Salto del Toro stamattina si parte per un lungo trasferimento verso Omorate.
L’alba è uno spettacolo con il sole che appare tra la nebbia. Le acacie maestose si alzano tra l’immancabile erba gialla della sconfinata savana e lo sguardo si spinge fino all’orizzonte, cercando di vederne la fine.
Arriviamo ad Omorate villaggio di frontiera a 20 km dal Kenya e dal Lago Turcana dove si gettano le acque placide e melmose dell’Omo.
Passeggiamo nel villaggio dei Daasanach, tra povere capanne tondeggianti coperte da lamiere che si arroventano sotto il sole africano.
Gruppi di bambini sempre allegri e sorridenti, corrono come nuvole tra le casupole mentre le donne, che non sembrano avere alcuna occupazione, allestiscono un mercatino per i turisti.
E’ un mondo sospeso, velato di tristezza, tagliato fuori da quello primitivo, vitale e ammaliante degli altri villaggi della valle.
Riprendiamo la strada verso Turmi e qui imbocchiamo una pista arida e sconnessa, dove la vegetazione fatica a crescere.
Per chilometri seguiamo il letto di un fiume in secca che forma un canyon lungo e stretto. Poi lo spazio si dilata e ci ritroviamo in una pianura inaspettatamente verde: siamo tornati nella Rift Valley, nella terra degli Arbore.
Ci fermiamo a un loro villaggio pieno di bambini e donne in quanto gli uomini sono al mercato settimanale.
Ci seguono mentre giriamo tra le capanne, circondano la nostra auto, alcuni bimbi la accarezzano come fosse un gattino, i più grandi sbirciano dai finestrini e tempestano di domande il nostro autista.
Guardo le donne bellissime, giovani e anziane, tutte con i corpi ornati da fili e fili di collanine colorate.
Le ragazze hanno tutte la testa rasata e solo dopo il matrimonio si faranno crescere i capelli che poi legheranno in tante treccine.
Siamo sulle colline della tribù dei Konso, i loro villaggi fortificati e il loro sistema di terrazzamento sono patrimonio dell’Unesco.
La strada adesso passa accanto a piantagioni di sorgo, ensete, cotone, banane, granoturco e lentamente riprende a salire.
Qui incontriamo Kala Gezahegn uno dei nove capi tribù considerato il re dell’etnia.
E' uscito da poco di prigione ed era stato arrestato per il suo sostegno ad una maggior autonomia della comunità.
La tensione con il governo centrarle di Addis Abeba mi spiega, in un ottimo inglese (si è laureato ingegneria in una università britannica ed è tornato in Etiopia alla morte del padre per succedergli) è andata crescendo da quando, cinque anni fa, fu tolto ai Konso il diritto all’autogoverno nonostante la costituzione etiope, varata nel 1995, consenta il federalismo e garantisca alle più grandi etnie di avere stati regionali.
Mi elenca i problemi legati a una sanità precaria, alla difficile diffusione dell'istruzione.
Mi racconta gli sforzi fatti per migliorare la comunicazione tra le diverse tribù, ognuna con le proprie esigenze e attese.
E’ stato un incontro insolito, lontano dal folklore, dalle tradizioni, dai percorsi dei tour operator, ma molto illuminante per capire l’Etiopia entrata nel terzo millennio, un paese in cui l’equilibrio tra le diverse comunità è tanto fragile quanto essenziale dopo anni di duro regime militare.
Domani arriveremo a Addis Abeba, mentre se volete leggere dall'inizio il mio racconto lo trovate nell'articolo: Viaggio in Etiopia.
L'inguaribile viaggiatrice Barbara Mattiuzzo
inguaribile.viaggiatore(at)yahoo.it
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Per ulteriori informazioni:
Ambasciata d’Etiopia in Italia
Via Andrea Vesalio, 16-18
00161 Roma
Tel: +3906441616325 - Fax: +390644291715
Orari di apertura: Dal Lunedì al Venerdì dalle 09:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 17:00
Email: [email protected]
Sito internet www.ethiopianembassy.it
Come si raggiunge:
In aereo:
Esistono voli diretti da Roma/Milano ad Addis Abeba, bisogna invece effettuare almeno 1 scalo se si parte dagli altri aeroporti italiani.
Ambasciata
AMBASCIATA D’ITALIA ADDIS ABEBA
Villa Italia –Kebenà
P.O.Box 1105 - Addis Abeba
Tel. 00251-(0)-11-1235684 – 00251 (0)11-1235685
Fax 00251-(0)-11-1235689
e-mail: [email protected]
Sito web: www.ambaddisabeba.esteri.it
Cellulare di emergenza (attivo 24 ore): 00251-(0)911-247513
Documenti:
Per i cittadini italiani serve il passaporto con validità residua di almeno 6 mesi ed il Il visto turistico che può essere ottenuto anche all’arrivo all’aeroporto di Addis Abeba al costo di 50 euro oppure prima di partire all’ambasciata di Etiopia in Italia
Fuso orario: + 2 ore rispetto all'Italia; + 1 ora quando in Italia vige l'ora legale;
Voltaggio energia elettrica: Tensione: 220 V - Frequenza: 50 Hz - Consigliamo di munirsi di una spina universale. A causa dei frequenti black out, la presenza dell’energia elettrica non è garantita in tutte le ore del giorno, soprattutto al di fuori della capitale
Valuta: L’unità monetaria è il Birr delì’Etiopia ETB). (1 Birr delì’Etiopia ETB = 0,03 euro - 1 euro = 31,89 Birr delì’Etiopia ETB).
Vaccinazioni obbligatorie: Nessuna ma sono consigliate le vaccinazioni contro tifo, tetano, epatite A e B, poliomielite, difterite, meningite e rabbia.
E’ anche suggerita la profilassi anti-malarica qualora ci si rechi in zone fuori della capitale e al di sotto dei 2000 metri.
Periodo consigliato: Tutto l’anno tranne che nei mesi di giugno e luglio in quanto è la stagione delle piogge.
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