Stamattina, prima di proseguire verso Turmi, ci fermiamo al Mago National Park per l’incontro forse più atteso quello con i Mursi.
Sono l’etnia più fotografata, famosa per le decorazioni estrose e soprattutto per il piattello labiale delle donne.
Ai turisti danno appuntamento in un luogo convenuto non al loro villaggio. Si agghindano e preparano per questi incontri.
Le donne mostrano come si mette e si toglie il piattello a volte davvero molto ingombrante; quella del piattino è una scelta che le ragazze fanno attorno ai 15 anni.
Si fanno incidere il labbro inferiore e togliere 4 incisivi. Poi lentamente il piattino che si inserisce diventa sempre più grande.
Un popolo deciso e determinato quello della tribu Mursi, gente che non perde tempo in parole, il tempo è denaro e loro sanno gestire benissimo lo scambio uno scatto 5 birr (la moneta etiope).
Una visita esteticamente bella emotivamente arida. Più coinvolgente l’incontro lungo la strada con una donna e la figlia.
Anche lei vuole i 5 birr per la foto ma almeno dopo chiede di rivedersi. Ride e parla davanti alle foto che scorrono sul display della macchina fotografica. Chiacchieriamo senza capirci ed è bellissimo.
L’ultimo stop della giornata è in un villaggio dei Karo a qualche chilometro da Turmi. Siamo su una pianura a picco sull’Omo e le poche piante non riparano dal caldo e dalla polvere che gioca con i raggi del sole.
Decine di bambini si divertono a inseguirci tra le capanne di paglia e legno. I più piccoli portano della cavigliere con sonagli così prima ancora di vederli li senti arrivare.
In lontananza vedo le greggi di capre che rientrano dopo una giornata passata al pascolo.
I Karo usano abbellirsi il viso e il corpo con disegni astratti, ma quello che colpisce sono le scarificazioni con cui si decorano.
Queste incisioni dolorose e indelebili, una sorta di tatuaggio tridimensionale, seguono la forma delle spalle, delle braccia, del seno delle donne e non rispondono solo a canoni di bellezza ma anche a una pratica antica, legata a riti di passaggio nelle diverse fasi della vita.
Il giorno successivo, abbiamo avuto la fortuna di assistere ad un rito d’iniziazione, ma se volete leggere dall'inizio il mio racconto lo trovate nell'articolo: Viaggio in Etiopia.
L'inguaribile viaggiatrice Barbara Mattiuzzo
inguaribile.viaggiatore(at)yahoo.it
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Per ulteriori informazioni:
Ambasciata d’Etiopia in Italia
Via Andrea Vesalio, 16-18
00161 Roma
Tel: +3906441616325 - Fax: +390644291715
Orari di apertura: Dal Lunedì al Venerdì dalle 09:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 17:00
Email: [email protected]
Sito internet www.ethiopianembassy.it
Come si raggiunge:
In aereo:
Esistono voli diretti da Roma/Milano ad Addis Abeba, bisogna invece effettuare almeno 1 scalo se si parte dagli altri aeroporti italiani.
Ambasciata
AMBASCIATA D’ITALIA ADDIS ABEBA
Villa Italia –Kebenà
P.O.Box 1105 - Addis Abeba
Tel. 00251-(0)-11-1235684 – 00251 (0)11-1235685
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Cellulare di emergenza (attivo 24 ore): 00251-(0)911-247513
Documenti:
Per i cittadini italiani serve il passaporto con validità residua di almeno 6 mesi ed il Il visto turistico che può essere ottenuto anche all’arrivo all’aeroporto di Addis Abeba al costo di 50 euro oppure prima di partire all’ambasciata di Etiopia in Italia
Fuso orario: + 2 ore rispetto all'Italia; + 1 ora quando in Italia vige l'ora legale;
Voltaggio energia elettrica: Tensione: 220 V - Frequenza: 50 Hz - Consigliamo di munirsi di una spina universale. A causa dei frequenti black out, la presenza dell’energia elettrica non è garantita in tutte le ore del giorno, soprattutto al di fuori della capitale
Valuta: L’unità monetaria è il Birr delì’Etiopia ETB). (1 Birr delì’Etiopia ETB = 0,03 euro - 1 euro = 31,89 Birr delì’Etiopia ETB).
Vaccinazioni obbligatorie: Nessuna ma sono consigliate le vaccinazioni contro tifo, tetano, epatite A e B, poliomielite, difterite, meningite e rabbia.
E’ anche suggerita la profilassi anti-malarica qualora ci si rechi in zone fuori della capitale e al di sotto dei 2000 metri.
Periodo consigliato: Tutto l’anno tranne che nei mesi di giugno e luglio in quanto è la stagione delle piogge.
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