Ucraina porta d'Europa
Salve, inguaribili viaggiatori.
Una virgola ed un punto in più, giusto per dire che a scrivere è un “altro” inguaribile viaggiatore, alquanto strambo e quindi perfettamente umano.
Sono stato invitato a parlarVi del paese che negli ultimi 5 anni è diventato a me molto vicino: l’Ucraina.
Premesso che avevo, come per altri paesi del pianeta, una recondita attrazione sin da molto piccolo per “il granaio d’Europa”, sicuramente l’aver sposato una figlia di questo meraviglioso paese mi ha permesso di approfondirlo sia intellettualmente che fisicamente, visitandolo ed avendo contatti con i suoi “indigeni”, sia emigrati in Italia che in loco. L’Ucraina è un paese enorme: lo è per la sua superficie, che è praticamente il doppio di quella italiana, anche se la popolazione non raggiunge quella del nostro paese; lo è per la sua cultura, eminentemente slava ma con viraggi sorprendentemente finnici, scandinavi, tataro-mongoli ed europei; lo è per le potenzialità (inespresse) che una consapevolezza giovane affiancata alla liberazione da vincoli vetero-imperialistici della defunta unione delle repubbliche socialiste sovietiche stan piano piano emergendo prepotentemente. | |
A me piace sempre, quando provo a spiegarlo a chi me lo chiede, paragonare l’Ucraina all'Italia: ci sono tantissime caratteristiche simili nell'essenza delle genti ucraine, dalla religione (cristiani sia notoriamente conosciuti come ortodossi ma anche, e soprattutto, cattolici di rito greco) alla sterminata cultura culinaria, diversa da regione a regione e da oblast (più o meno come le nostre provincie) ad oblast, ma principalmente per la storia millenaria costellata da divisioni interne e da dominazioni più o meno cruente che ne hanno determinato confini, divisioni e differenze. Per spiegare la genesi dell’Ucraina, come per l’Italia bisogna risalire alla storia di Romolo e Remo ed alla fondazione di Roma, è bene conoscere la vera storia della Rus' di Kyiv (perché si scrive e legge Kyiv, in ucraino, e non più Kiev, in russo…) e per sgomberare chi non sa da facili conclusioni storiche errate, bisogna parlare di uno stato di vaste dimensioni unito da un popolo che veniva dal nord-ovest, che noi | |
chiamiamo vichinghi o normanni, e che nel IX secolo entra in quella fascia di territorio che dal mar Baltico e scende fino al Mar Nero, fondando diverse città, le più grandi delle quali sono Novgorod e Kyiv, per l’appunto, e decidono di fissarne la capitale in quella che ancora oggi è il centro politico dell’attuale Ucraina. Per fugare ogni dubbio, però, bisogna anche spiegare cosa voglia dire Rus’: è un termine mutuato dagli slavi indigeni per definire i suddetti popoli svedesi-vichinghi dal modo di chiamare costoro da parte dei vicini baltici: basti pensare che ancora oggi la Svezia viene denominata Ruotsi dai finlandesi… Tutto questo spiegone per cominciare a far capire che lo stato del popolo vichingo che scelse come capitale Kyiv NON è l’attuale Russia. | |
E’ un po’ come dire che la repubblica romana con capitale Roma ad un certo punto, per via di alcuni milanesi invidiosi e con manie di grandezza, avesse avuto Milano come capitale del predetto stato e che tutto fosse nato da lì, e non dalla città dei 7 colli fondata da Romolo nel 753 a.C. Questa premessa non di poco conto vi fa capire i conflitti politico-militari attuali, ma che hanno un retaggio storico di VIII secoli che qualcuno, per centinaia di anni, ha continuamente provato a cancellare ed a modificare a proprio vantaggio. L’Ucraina è molto simile all'Italia nello spirito caldo ed accogliente della gente; nel senso radicato e forte del clan familiare; nelle differenze linguistico-dialettali al suo interno, generate dalle diverse etnie presenti nel vasto territorio; nelle dominazioni subite e vissute; nel dolore e nella voglia di riscatto successive agli anni | |
tremendi che precedettero la seconda guerra mondiale (il ventennio fascista in Italia, l’Holodomor in Ucraina); nella sviluppata capacità ad usare l’arte dell’arrangiarsi (e dell’ingegnarsi) per emergere; nella creatività e passione che ogni abitante profonde in ogni piccolo progetto. Per questo, e per mille altri motivi, l’Ucraina può essere considerata a tutti gli effetti porta orientale d’Europa. |
Tutto a tempo debito.
Perché sono un inguaribile viaggiatore cresciuto a Torino, città adottiva di Emilio Salgari, uno dei più grandi scrittori d’avventura che MAI visitò i luoghi delle sue incredibili narrazioni, e da lui ho imparato che, a volte, è ancor più bello immergersi in un luogo con le parole, grazie alla descrizione delle caratteristiche del suo popolo, facendocelo diventare Amico e conosciuto, anche se fino a poco prima era da noi totalmente ignorato.
Perché viaggiare non è solo il moto che ci trasporta fisicamente in un luogo, ma è soprattutto una attitudine ad evadere, ad essere in ogni dove pur rimanendo fermi dove si è…
Perché il viaggio è dentro di noi.
Perché noi siamo IL viaggio…
Il viaggio in Ucraina continua nell'articolo: Kyiv città fondata dal leggendario Kiv.
L’inguaribile viaggiatore Ernesto de Matteis
inguaribile.viaggiatore(at)yahoo.it
Per ulteriori informazioni: Ambasciata d’Ucraina nella Repubblica Italiana
Via Guida D’Arezzo 9
Roma
Tel. 06.841.2630 – 06.841.3345
[email protected]
Siti Web: Ambasciata d’Ucraina nella Repubblica Italiana www.italy.mfa.gov.ua/it
Come si raggiunge:
In aereo: Kiew ha 2 aeroporti operativi per il traffico passeggeri
L’aeroporto Internazionale Kiew Boryspil' è il principale ed è situato a 29 Km da Kiew ed è collegato al centro della città da numerosi autobus o con i taxi.
L’aeroporto di Kiev-Žuljany ed è situato a 11 chilometri da Kiev e vi atterrano alcuni voli provenienti dall'Italia
In treno: E’ possibile raggiungere l’Ucraina in treno è possibile ma occorrono 2 giorni e almeno 7 cambi.
Distanze: La capitale Kiew dista da Roma 2.349 Km, Milano 2.092 Km, Venezia 1.841Km (fonte Google maps)
Ambasciata: Ambasciata d’Italia a Kiew
Vul. Yaroslaviv Val 32 B
01901 KIEV
Tel + 38 044 2303100 / 1 / 2 - Fax + 38 044 2303103
Email: [email protected]
Web: www.ambkiev.esteri.it/Ambasciata_Kiev
Documenti: Per i cittadini italiani serve il passaporto: necessario e con validità residua di almeno tre mesi al momento della partenza. Il visto non è necessario per soggiorni fino a 90 giorni.
Fuso orario: + 1 rispetto l’Italia
Voltaggio energia elettrica: Corrente elettrica a 220 volt 50 Hz
Vanno bene le normali prese italiane che non hanno il terzo contatto c.d. “messa a terra”. Per maggiori informazioni: : https://it.wikipedia.org/wiki/Spina_elettrica.
Valuta: L’unità monetaria è Grivnia ucraina UAH (1 Euro = 28,1946 Grivnia ucraina - 1 Grivnia ucraina= 0,0354678 euro).
Vaccinazioni obbligatorie: Nessuna.
Periodo consigliato: Tutto l’anno.
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