Svizzera on the road
Salve inguaribili viaggiatori,
come avrete immaginato già dal titolo, questo articolo racconta un breve tour, in auto, della Svizzera (Svizzera on the road appunto)
Siamo nel periodo estivo, più precisamente ad agosto, partenza da Brescia (Lombardia), pieno all'auto, qualche franco svizzero, macchina fotografica ed un bagaglio per affrontare i prossimi giorni. Nella nostra avventura "Svizzera on the road", percorreremo insieme il viaggio da Brescia a Vaduz in Liechtenstein, per poi spostarci in Svizzera verso Zurigo, Lucerna, Berna e Ginevra.
Prima di partire per il viaggio "Svizzera on the road" è necessario però assimilare almeno qualche informazione base. Cose da sapere assolutamente: Clima, lingua/e, moneta, cibo, usi e costumi.
Oggi noi stiamo andando in Svizzera e abbiamo scoperto che predomina un clima mite con temperature di caldo e freddo moderate. In estate la temperatura sale a 25-30 °C, e nelle estati calde può anche superare i 30 °C.
Quindi prepariamo vestiti estivi, senza farci mancare jeans e maglione.
La Svizzera ha ben quattro lingue nazionali le quali tedesco, francese, italiano e romancio. Una buona probabilità di capirsi e farsi capire.
Per fare acquisti di qualsiasi genere dobbiamo munirci del franco svizzero, moneta in uso, utilizzata anche in Liechtenstein. Un franco vale 0,72 euro. Gli svizzeri accettano comunque l’euro dando però il resto in franchi.
Cosa importantissima da sapere per un viaggio "Svizzera on the road", per evitare multe salate, per chi attraversa la Svizzera in auto, è obbligatorio avere la “vignetta”, un contrassegno autostradale, con validità annuale, che costa 40 franchi. Non c’è da preoccuparsi in quanto è possibile acquistare questo “pass” direttamente in autostrada o alla dogana stessa, prima di valicare i confini svizzeri.
Un’ultima domanda che potremmo porci prima di partire è “che cosa si mangia?”
Il cibo svizzero è veramente da scoprire, diverso da una località all'altra, ma molti piatti sono popolari in tutta la nazione, tra questi possiamo trovare per esempio “fonduta di formaggio” (pezzi di pane infilati a spiedino con formaggio), “raclette” (formaggio fuso con patate lesse con la buccia con cetrioli, senape e cipolle), “alpermagronen” (patate, pasta, formaggio, pane e cipolle), “birchermuesli” (fiocchi d’avena, succo di limone, latte condensato, mele tritate, nocciole o mandorle), “formaggio svizzero”, “cioccolato svizzero”.
Non ci resta altro che partire!
Il viaggio in auto "Svizzera on the road" è anche sinonimo di libertà nelle scelte: essendo “tu il conduttore di te stesso” puoi decidere meta, orari, percorso, soste; puoi perfino modificare la meta stessa strada facendo. Un problema invece può essere guidare anche per diverse ore: da Brescia a Vaduz si affrontano circa 4.30 ore di viaggio, traffico permettendo, 343 km.
Quello che poi però vediamo dai finestrini ripaga alla grande: un paesaggio davvero unico, che non finisce mai, ci guida senza lasciarci soli, ci lascia a bocca aperta mutando da un luogo ad un altro, da una cultura all'altra.
Percepiamo le differenze con un’infinità di dettagli che la natura e l’ architettura ci regalano ad ogni chilometro. Sono queste le prime cose che rendono un viaggio davvero memorabile.
Ci avviciniamo piacevolmente al Liechtenstein (maggiori informazioni su Turismo Liechtesntein in lingua inglese), quarto stato più piccolo d’Europa molto montuoso, ma abbastanza mite, grazie ai venti che soffiano da meridione.
La lingua ufficiale è il tedesco, ma anche l’inglese è molto diffuso. La cucina del Liechtenstein prende i suoi piatti dai paesi vicini, soprattutto dell’Austria, ma il piatto tipico della cucina locale è “Kasknopfle”, deliziose polpette al formaggio.
Ci dirigiamo nella capitale Vaduz per una toccata e fuga, sede degli uffici amministrativi del principato, del Landtag (parlamento) e dal 1939 residenza del principe sovrano.
La capitale ci accoglie bagnata dalla pioggia. E’ domenica, ed è considerata giorno di “riposo sacro” sia qui che in Svizzera. I negozi sono chiusi, troviamo aperta solo la ristorazione. E’ tardo pomeriggio, passeggiamo per una Vaduz deserta sotto la pioggia, scrutando le casine caratteristiche nel piccolo centro armonioso.
Siamo attraversati da un senso d’allegria, alla vista della piccola cittadina, nonostante la giornata sia molto uggiosa. Scattiamo qualche foto e ammiriamo dal basso il castello “Schloss Vaduz”, residenza ufficiale dei principi, per poi riprendere il nostro viaggio "Svizzera on the road" verso Zurigo in Svizzera.
Nell’ora di strada percorsa, ci documentiamo per trovare una sistemazione per la notte. Abbiamo deciso di prenotare gli alloggi durante il corso del viaggio, per avere maggior libertà nella scelta delle destinazioni; inoltre, prenotare una camera d’hotel nel tardo pomeriggio, alza le probabilità di trovare migliori offerte.
Entrati a Zurigo cominciamo a sentire “sapore di città”: alti edifici, incorniciati da un groviglio di veicoli in movimento. Zureich= “troppo ricca”, ma in realtà anche pittoresca, ricca di arte e storia, animata dalla cultura e arricchita annualmente da feste ed eventi internazionali. Zurigo è una città moderna ed in continua evoluzione.
La cucina locale vanta tre piatti tipici: “Rosti” (frittata di patate) accompagnata da “Zurcher Geschnetzeltes” (carne di vitello a pezzi, funghi e panna, condito con pepe, paprika e succo di limone), “Tirggel (biscotti di farina e miele).
L’indomani, il 1 agosto, è la “festa Nazionale della Svizzera”: ricorda la nascita della Confederazione, avvenuta nell'anno 1291. La popolazione festeggia ogni anno davanti ad un falò, in buona compagnia, fuochi artificiali e bandiere svizzere che ornano i balconi.
Alle 8.00 di sera tutte le campane della Svizzera suonano allegramente, ma già dal mattino si sente “aria di festa”! Per le vie scorgiamo ovunque bandiere grandi, medie, piccole, di ogni dimensione. La gente locale allestisce bancarelle con cibi di vario tipo, dai wurstel alle patate, dal vino alla birra. Un coro canta allegramente nella piazza di “Burklinplatz”, attirando la nostra attenzione e quella di tante persone.
Ancora danzanti proseguiamo a piedi verso il simbolo architettonico della città, l’antico duomo “Grossmunster”, ammiriamo uno splendido paesaggio che si affaccia sul fiume “Limmat” e sorridendo ogni volta che incontriamo un abitante vestito dagli abiti caratteristici. Respiriamo davvero aria di Svizzera!
Ci spostiamo poi di fronte, verso la chiesa di “Fraumunster”, che riconosciamo subito grazie al suo “magnetico” tetto a punta azzurro. Al suo interno possiamo ammirare le cinque vetrate ed il rosone creati dall’artista Marc Chagall, che regalano all'ambiente un piacevole gioco di luci e colori.
Volendo ammirare la città ancora per un po’, saliamo alla piazza “Lindenhof” per vedere e salutare Zurigo da un po’ più in alto: si prova una sensazione diversa rispetto alla vita movimentata che troviamo in basso, c’è tranquillità e un’armonia sprigionata dall'acqua che riflette un sacco di dettagli.
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Torniamo all’auto con un sorriso che teniamo stampato per i 45 minuti che ci dividono da Lucerna. Questa cittadina, se pur piccola, è meravigliosa! Una vera e propria esplosione di colori. Un’ immensità di fiori che ornano le case, a loro volta decorate, ed i magnifici ponti che completano il fiume “Ruess”, come il “kapellbruche”,ponte in legno più antico d’ Europa. Resteresti ore a guardarlo!
Lucerna è conosciuta come la città più pittoresca della Svizzera, con sullo sfondo un panorama alpino da cartolina. Il centro è caratterizzato da stradine di ciottolato incorniciate da case affrescate; il sole caldo nel cielo illumina il “lago dei Quattro Cantoni”. Addentrandoci nelle viuzze troviamo negozietti caratteristici, ricchi di souvenir e cioccolata di ogni genere. Siamo in Svizzera! Una Svizzera romantica, una località di fiaba.
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Assaporiamo il più possibile, per non dimenticare mai, per poi viaggiare un’ora di fotografie e sensazioni. Siamo a Berna, capitale della Svizzera, dove il centro storico è patrimonio mondiale dell’Unesco! Sei chilometri di arcate, una delle passeggiate commerciali coperta più lunga d’Europa.
Addentrandoci nella città possiamo ammirare torri storiche, facciate in mattoni e fontane agghindate; una città dal carattere storico che accompagna piacevolmente nel tragitto. Berna è una dei centri economici più importanti delpaese, un bellissimo centro medioevale bagnato dal fiume “Aare”.
Salendo diversi gradini del campanile della cattedrale gotica “Berner Munster” si ha una visuale sulla città mozzafiato: tegola su tegola Berna ci si presenta di un rosso vivo, smorzato dal verde della vegetazione che fa da cornice. Sensazioni che porti dentro. E se la stanchezza fa venire fame, niente paura! Berna oltre ad avere una vasta scelta di piatti tradizionali svizzero - tedeschi, offre anche una scelta di piatti internazionali.
Un riferimento importante per Berna è l’orso, simbolo della città. In suo onore è stata istituita una vera e propria fossa degli orsi, che ospita una famiglia di questi, molto tenera e pelosa. Da qui inoltre si ha un’ altra ottima visuale della città di Berna!
Maggiori informazioni sulla città di Berna, le potete leggere nell'articolo: www.inguaribileviaggiatore.it/berna
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Un ultimo sguardo e siamo di nuovo in viaggio. Ultima meta: Ginevra. Questa città svizzera è la seconda più popolata della nazione dopo Zurigo. Si affaccia sul lago “Levano” o “Lago di Ginevra”, che ospita nel mezzo “Jet d’eau”, un grande getto d’ acqua che schizza a 140 metri d’altezza, visibile in tutta la città. Una vera e propria opera d’arte nel lago! La prima cosa che si vede è proprio questo “geyser” che risplende sotto il sole estivo, lasciando intravedere dietro se un bellissimo scorcio di Ginevra.
Seguendo il getto con lo sguardo, ci addentriamo in città dove riscontriamo immediatamente una piccola somiglianza con Parigi. Ginevra, piena di storia e di cultura, confina proprio con la Francia e ne è influenzata: somiglianze con i tetti parigini e amore nell'aria. Anche la cucina subisce influenze francesi, ma anche italiane, che accompagnano i tipici piatti svizzeri. Tuttavia Ginevra eredita il “rigorismo svizzero”, è patria dell’orologeria, caratteristica ricorrente in diversi angoli della città.
Per maggiori informazioni turistiche sulla città di Ginevra, vi rimando all'articolo: www.inguaribileviaggiatore.it/ginevra
Un ultimo giro nei borghi, gli occhi attenti scrutano e memorizzano, le dita scattano foto a più non posso, la bocca assapora ancora un po’ di cioccolata. Ancora un po’... Siamo al termine.
Un insieme di ricordi ed emozioni ci attraversano nel viaggio di ritorno. Purtroppo si, sono già diventati ricordi. I pensieri corrono nella nostra mente, percorrono la Svizzera on the road, come se fossimo ancora la, come se non ce ne fossimo mai andati. Ma infondo lo sappiamo già, conosciamo già questo tipo di emozioni. Le nostre menti rimangono nei nostri viaggi. I nostri viaggi rimangono nel nostro cuore.
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Gli inguaribili viaggiatori Omar Turetti & Amanda Comensoli
inguaribile.viaggiatore(at)yahoo.it
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