Viaggio nei luoghi sloveni della Grande Guerra (1915/18) - Il museo di Kobarid (Caporetto)
Salve inguaribil viaggiatori, Arriviamo a Kobarid (Caporetto) scopro, che il paese è stato spesso luogo di guerre e che la bandiera posta nella piazza principale, fu cambiata per ben dieci volte nel corso dell’ultimo secolo. L'Ossario di CaporettoPrima di visitare il museo, dalla piazza principale del paese ci dirigiamo però lungo la strada che conduce all’Ossario italiano di Caporetto e lungo la stessa incontriamo le quattordici stazioni della via Crucis. L’Ossario italiano di Caporetto è frutto della sistemazione dei cimiteri militari voluta dall’Italia, ed è l’unico che non si trova sul suolo italiano, poiché tutti gli altri resti degli italiani furono traslatati agli ossari di Redipuglia e Oslavia. L’Ossario italiano di Caporetto, ospita le spoglie di 7014 italiani caduti durante la Prima guerra mondiale e fu inaugurato nel | |
![]() | 1938 da Benito Mussolini, e da allora la sua manutenzione è affidata allo stato italiano. L'ossario ha la forma di piramide a base ottagonale, ed in cima alla costruzione si trova la chiesetta dedicata a sant'Antonio di Padova, che fu consacrata nel 1696 (quindi preesistente all'ossario). Il museo di Kobarid (Caporetto) è stato realizzato dove una volta c’era la sede del tribunale militare italiano ed è stato inaugurato nel 1990 ed anche se ufficialmente è un museo militare, è soprattutto un museo sull’uomo e sui drammi della sua storia. Il museo delle grande guerraEntriamo nel museo di Kobarid (Caporetto) e visitiamo la “Sala del Monte Nero” che per gli inguaribili viaggiatori che non lo sapessero è stato il primo luogo di battaglia italiano, dopo l’ingresso dell’Italia nella prima guerra mondiale del 24 maggio 1915. |
![]() | Si passa poi alla “Sala Bianca” che attraverso le fotografie ha lo scopo di far emergere le sofferenze che i soldati hanno patito in alta montagna, è piena di fotografie dove i soldati sono immersi nella neve, rischiando di perdere la vita per una valanga. Visitiamo poi la “Sala delle retrovie” che illustra la vita e l’attività dei soldati quando non erano impegnati al fronte e fa vedere di quante persone aveva bisogno l’esercito italiano, per supportare i suoi soldati al fronte. Si entra poi nella “Sala Nera” che ci racconta gli orrore della guerra e che serve da monito affinchè non si ripeta mai più l’assurdità della guerra. Saliamo al secondo piano del museo dove c’è tutto il materiale relativo alla battaglia di Caporetto del 24 ottobre 1917 dove le truppe austro-ungariche e tedesche sconfissero l’esercito italiano. |
![]() | Merita ascoltare in dovuto silenzio, la riproduzione sonora della lettera scritta al padre da un soldato collocato nella “caverna italiana” scavata sul massiccio del Monte Nero. La visita termina con una proiezione filmata di 20 minuti dove vengono illustrati gli eventi della prima guerra mondiale e che spinge a riflettere sulle sofferenze umane patiti da tutti i soldati e dalla popolazione civile. Vi ricordo che per circolare per le strade in Slovenia ed in Croazia (ma anche in Austria, Germania e altre nazioni europee) è obbligatorio il Kit di pronto soccorso omologato UE ed in caso si venga fermati dalla polizia, la sua assenza comporta multe salate. Qualora ne fossi sprovvisto, ti suggerisco di rimediare comprandolo su Amazon al seguente link: Kit di pronto soccorso omologato UE ✔ Made in Italy Per maggiori informazioni:Kobariški Muzej Orari di apertura - da aprile a settembre: dalle 9 alle 18; sabato, domenica e festivi: dalle 9 alle 19 |
![]() | - da ottobre a marzo: dalle 10 alle 17; sabato, domenica e festivi: dalle 9 alle 18 Finita la visita al museo, andiamo in albergo per riposarci, eccitati delle esperienze che il programma dell'educational ci riserverà per il giorno seguente e che voi scoprirete leggendo questo articolo: www.inguaribileviaggiatore.it/Kolovrat, mentre se volete leggere il racconto del viaggio sui luoghi della prima guerra mondiale, non vi resta che andare all'articolo: www.inguaribileviaggiatore.it/Javorca. Alla prossima meta. SCHEDA TECNICA MUSEO DI CAPORETTO SLOVENIAPer ulteriori informazioni: Ufficio del Turismo Sloveno |
![]() | Telefono: +39 0229 51 11 87 - Fax: +39 0229 51 40 71 TD Kobarid LTO Sotocje Petra Skalarja 4 |
![]() | Siti Web: TD Kobarid : www.dolina-soce.com LTO Sotocje: www.visit-soca.com Ma Caporetto dove si trova e come si raggiunge? In auto: Autostrada A4 fino a Villesse Gorizia, attraversare il confine a Vrtojba presso Nova Gorica (Gorizia Sant'Andrea) poi strada statale slovena 103 che non richiede l’utilizzo del bollino. Per maggiori informazioni sul bollino autostradale sloveno e sulle dotazioni che le autovetture devono avere per viaggiare in Slovenia, si rimanda al sito: www.slovenia.info/raggiugerelaslovenia |
![]() | Distanze (Caporetto-Kobarid) Roma 707 Km, Milano 439 Km, Venezia 180 Km Ambasciata: Ambasciata d'Italia – Lubiana Documenti: Per i cittadini italiani serve la carta d’identità oppure il passaporto. Fuso orario: Stessa ora che in Italia. Voltaggio energia elettrica: In Slovenia la tensione elettrica è di 230 volt, con frequenza di 50 Hz. La Slovenia si utilizza la presa di corrente CEE 7/16 per cui i cittadini italiani devono munirsi di un adattatore. Per maggiori informazioni: www.wikipedia.org/Spina_elettrica Valuta: L’unità monetaria è l’Euro. |
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